(Adnkronos) – Il presidente cinese Xi Jinping torna domani in Europa dopo cinque anni. Lunedì è atteso a Parigi dal presidente Emmanuel Macron dove si terrà un trilaterale al quale prenderà parte anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Non è la prima volta – spiega la vice portavoce capo della Commissione Arianna Podestà – che vediamo un incontro che ha luogo in questo formato: si ricorderà la visita del presidente Macron e della presidente in Cina dell’aprile dell’anno scorso. E’ un formato simile”.
La guerra in Ucraina. Il conflitto in Medio Oriente. Ma anche commercio e investimenti. Sono tra i temi che saranno in cima all’agenda della prima visita in Europa in cinque anni del leader cinese Xi Jinping, dopo l’ ‘isolamento’ del gigante asiatico durante la pandemia di Covid-19.
Un ritorno, scrive Foreign Policy, con una nuova missione: limitare i danni di fronte a un atteggiamento europeo che nei confronti della Cina si è notevolmente inasprito, alimentato dall’acuirsi delle divisioni sul commercio e dalle frustrazioni per l’ampliamento della cooperazione economica e militare di Pechino con la Russia. Parigi è la prima tappa, a 60 anni dall’avvio delle relazioni tra la Repubblica Popolare e la Francia.
A febbraio a Parigi c’era il capo della diplomazia cinese, Wang Yi. L’anno scorso Macron concluse la sua visita nel gigante asiatico, affermando di contare su Xi per “riportare la Russia alla ragione” sull’Ucraina. Adesso la visita in Francia del leader cinese, accompagnato dalla consorte Peng Liyuan, arriva dopo settimane di tensioni per sospetti casi di spionaggio in Europa. Le Figaro scrive di un “esercizio diplomatico delicato, visto il sostegno sfacciato della Cina alla guerra di Putin in Ucraina e i rischi che le auto elettriche cinesi” prodotte nel gigante asiatico con sussidi statali “fanno correre all’industria automobilistica europea”.
Xi, che sarà in Francia lunedì e martedì, vuole “gestire il danno alle relazioni provocato dalla posizione cinese nella guerra russa in Ucraina – ha osservato Yun Sun, direttore del programma Cina allo Stimson Center, citato da Foreign Policy – La Cina vuole mantenere affinità con l’Europa”. E “i cinesi vogliono sottolineare che il ‘de-risking’ non è positivo né costruttivo per le relazioni economiche bilaterali”.
Ma l’analista dubita anche del successo della strategia. Macron riceve Xi dopo la missione di metà aprile in Cina del cancelliere tedesco Olaf Scholz e quella più recente a Pechino del segretario di Stato Usa, Antony Blinken (dai “risultati deludenti”, secondo Le Figaro). E’ di ieri sera la notizia di una cena privata a Parigi tra Macron e Scholz, due leader che negli ultimi anni hanno avuto vari scontri, a partire dall’invio di truppe di terra in Ucraina. Un’ipotesi, quest’ultima, che Macron ha rilanciato in un’intervista all’Economist. La possibile imposizione di dazi Ue sulle auto elettriche cinesi è un altro motivo di tensione tra Francia e Germania.
Per i media ufficiali del gigante asiatico la missione in Europa è un’occasione per “scrivere nuovi capitoli di amicizia”. L’ambasciatore cinese a Parigi, Lu Shaye, si è detto convinto che “grazie alla comunicazione strategica” tra Macron e Xi, “questa volta si arriverà a consensi e risultati importanti”.
L’Eliseo ha confermato che sul tavolo ci saranno “le crisi internazionali, a cominciare dalla guerra in Ucraina e dalla situazione in Medio Oriente, le questioni commerciali, la cooperazione in campo scientifico, culturale e nello sport” e “le nostre azioni comuni di fronte alle sfide globali, in particolare l’emergenza climatica, la protezione della biodiversità e la situazione finanziaria dei Paesi vulnerabili”. Dopo Parigi, gli impegni ufficiali proseguiranno negli Alti Pirenei, cari a Macron.
In quanto europei, ha detto Macron all’Economist, è nel nostro interesse “garantire che la Cina abbia voce in capitolo nella stabilità dell’ordine internazionale”. E “dobbiamo lavorare con la Cina per costruire la pace”, dobbiamo “fare tutto il possibile per coinvolgere la Cina sulle principali questioni globali e parlare di relazioni economiche basate sulla reciprocità”.
Ma ci sono anche i diritti umani. Macron “deve chiarire a Xi che i crimini contro l’umanità di Pechino hanno conseguenze sulle relazioni della Cina con la Francia”, ha chiesto Maya Wang, responsabile per la Cina di Human Rights Watch, che denuncia come la situazione del rispetto dei diritti umani sia molto peggiorata dall’arrivo al potere di Xi.
Dopo la tappa in Francia (a Parigi a giugno dovrebbe arrivare il presidente americano Joe Biden), Xi sbarcherà nell’Ungheria di Viktor Orbán e in Serbia. Tutta la missione sarà seguita con attenzione a Washington. A fine maggio dovrebbe arrivare in Cina Vladimir Putin, che con Xi ha stretto un’alleanza “senza limiti”.