(Adnkronos) – “Questo anno accademico si apre all’insegna dell’innovazione tecnologica, l’Ia per il sistema universitario e in particolare per l’università Luiss Guido Carli comporterà una grande rivoluzione di contenuti, di curricula universitari, ma anche di strumenti per la formazione e la crescita degli studenti. La Luiss da sempre è votata alla formazione della classe dirigente. Nel mondo di oggi la classe dirigente ha bisogno di combinare le competenze tecnologiche con una cultura estesa, fondata sulle scienze umanistiche, quindi sul pensiero critico, sulla capacità di interagire con l’intelligenza artificiale. Senza queste interazioni il rischio è che l’intelligenza artificiale sostituirà il lavoro intellettivo, mentre noi vogliamo che i nostri studenti aumentino le loro capacità e la loro produttività e la loro performance nella risoluzione dei problemi. In questo modo l’intelligenza artificiale sarà un grande alleato per la nostra società”. Lo ha detto Paolo Boccardelli, rettore dell’Università Luiss Guido Carli, all’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’Ateneo.
L’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale nella formazione cambierà l’insegnamento e, a tal proposito, il Rettore ha spiegato che è previsto “un doppio approccio: il primo è quello di avere un certificato, un badge digitale che sarà obbligatorio per tutti i nostri laureati magistrali, e piano piano verrà esteso a tutti gli studenti. Questo serve a certificare in maniera chiara e forte l’acquisizione di competenze sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento che aumenta le capacità intellettive. Il secondo prevede la modifica di tutti gli insegnamenti, per questo abbiamo nominato un prorettore all’artificial intelligence & digital skills che ha il compito di aiutare i responsabili dell’offerta formativa a cambiare il curriculum dei corsi di studio e a spiegare come utilizzare l’intelligenza artificiale nella finanza, nel marketing, nei processi di policy making all’interno delle istituzioni”.
“Quindi uno strumento concreto che verrà utilizzato dentro tutte le aule e tutti i corsi di studio della Luiss. Il centro di ricerca ‘AI4Society’ deve essere considerato un punto di riferimento per tutto il sistema delle imprese, le istituzioni, il sistema pubblico, perché non sarà solo un luogo di eccellenza accademica, ma sarà proprio un laboratorio di sperimentazione in cui aziende e istituzioni potranno fare, innovare”, ha spiegato ancora.
Il Rettore ha infine spiegato che “l’intelligenza artificiale se utilizzata in maniera responsabile, può essere un alleato, un grande volano per la risoluzione dei problemi del nostro tempo. L’Italia, da questo punto di vista, può rappresentare un ponte che connette tutta l’Europa, il mondo occidentale, con il grande sviluppo che ci sarà nei paesi del Mediterraneo e nell’Africa, legato in particolare allo sviluppo demografico. Ora, la vera sfida, e credo che questo G7 lo abbia chiarito, è fare in modo che la crescita della produttività attraverso la tecnologia abbia un impatto positivo su salari e su inclusione sociale, quindi la vera sfida è trovare il bilanciamento tra crescita della ricchezza, della produttività, dei salari e l’inclusione sociale”.
Al contrario, “l’intelligenza artificiale se usata male può essere un elemento che aumenta la ricchezza di pochi e quindi aumenta i divari. Se usata bene, può essere uno strumento che genera benessere e ricchezza mantenendo i legami e un sistema sociale integrato e connesso quindi magari anche riducendo un po’ i divari sociali che oggi abbiamo. Da un punto di vista culturale, l’Italia può giocare un ruolo importante per la leadership dell’intelligenza artificiale a livello globale”.