(Adnkronos) – La capitale ucraina nel mirino dei droni russi. “Decimo attacco aereo contro Kiev in questo mese di settembre”, denuncia l’amministrazione militare della città, confermando che – riportano i media locali – sono stati intercettati e distrutti “circa” 15 droni in avvicinamento a Kiev.
“Come in quasi tutti gli attacchi di questo mese, l’esercito russo ha usato nuovamente droni d’attacco – accusa il capo dell’amministrazione, Serhiy Popko – Sono stati lanciati da sud e nordest in direzione di Kiev in diverse ondate”. Nella zona di Obolon un edificio è stato danneggiato da pezzi di droni abbattuti. Non ci sono notizie di feriti.
Le forze russe hanno anche lanciato un attacco con droni Shahed contro una struttura sanitaria nella città ucraina di Sumy. Lo denunciano le autorità locali. E’ di almeno nove morti il bilancio delle vittime, mentre dodici sarebbero i feriti come ha confermato il ministro dell’Interno, Ihor Klymenko. “Sono stati distrutti vari piani dell’ospedale”, ha affermato, accusando le forze russe di aver nuovamente colpito la struttura mentre era in corso il trasferimento dei pazienti.
“Al momento sappiamo di sei morti, compreso un poliziotto – ha detto – Un altro agente è rimasto ferito. Per il secondo giorno consecutivo la Polizia ucraina perde personale”. Secondo le autorità di Sumy, i russi hanno usato droni. “Ci sono stati ripetuti attacchi”, hanno detto.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha espresso ieri sera al ministro degli Esteri cinese Wang Yi le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo al sostegno di Pechino all’industria della difesa russa. Per Blinken, le affermazioni della Cina secondo le quali cercherebbe la pace in Ucraina “non quadrano”. Lo riferiscono il Kyiv Independent, quotidiano ucraino in lingua inglese. “Una pace in cui l’aggressore ottiene tutto ciò che cerca, e in cui non vengono rispettati i diritti della vittima, non è una ricetta per una pace duratura, e certamente non per una pace giusta”, ha detto Blinken quando gli è stato chiesto di una proposta di pace da parte della Cina e del Brasile, riporta Voice of America.
Blinken, ha spiegato un portavoce del Dipartimento di Stato, ha sottolineato la continua preoccupazione degli Stati Uniti per il sostegno della Repubblica Popolare Cinese alla base industriale di difesa della Russia e alla guerra di aggressione contro l’Ucraina e ha chiarito la necessità che la Cina affronti la minaccia della Russia alla sicurezza transatlantica. Ha anche sottolineato l’importanza di mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e ha espresso “preoccupazione” per le azioni pericolose e destabilizzanti di Pechino nel Mar Cinese Meridionale. Il segretario di Stato ha ribadito, tra l’altro, che resta una “priorità assoluta” risolvere i casi di cittadini americani detenuti o soggetti a divieto di uscita in Cina e ha sollevato preoccupazioni in materia di diritti umani, anche per quanto riguarda Xinjiang, Tibet e Hong Kong.