(Adnkronos) – TikTok annuncia oggi un importante passo avanti per la sicurezza degli adolescenti: il potenziamento del ‘Collegamento famigliare’, uno strumento che da cinque anni supporta genitori e tutori nel creare un ambiente sicuro e positivo sull’app. Sviluppate in collaborazione con le famiglie e seguendo le indicazioni di esperti, le nuove funzionalità offrono ai genitori un maggiore controllo e personalizzazione per supportare i/le propri/e figli/e nello sviluppo di abitudini digitali equilibrate.
Pausa dallo schermo, che consente a genitori e tutori di impostare restrizioni personalizzate per bloccare l’accesso a TikTok agli adolescenti in fasce orarie specifiche. Questa opzione offre la flessibilità di decidere quando è il momento ideale per una pausa dall’app, ad esempio durante il tempo trascorso in famiglia, a scuola, la sera o durante un fine settimana fuori casa.
Visibilità sulla rete sociale: genitori e tutori potranno vedere chi il proprio/a figlio/a adolescente segue su TikTok, chi lo/a segue e quali account ha bloccato. Questa maggiore trasparenza sulla rete sociale dell’adolescente sull’app favorirà un dialogo più consapevole e aiuterà i genitori a supportare i/le propri/e figli/e nello sviluppo delle competenze digitali necessarie per navigare in sicurezza online. Più informazione sui contenuti: a partire dai prossimi mesi sarà possibile, quando un adolescente segnala un video ritenuto inappropriato, avvisare contemporaneamente un genitore, un tutore o un altro adulto di fiducia, anche al di fuori del Collegamento famigliare.
Tempo di riposare: se un adolescente (tra i 13 e i 15 anni) è su TikTok dopo le 22:00, il suo feed ‘Per te’ sarà interrotto dalla nuova funzione che consiste in un promemoria a schermo intero con musica rilassante, pensato per favorire il relax e prendere consapevolezza dell’ora. L’integrazione di un elemento meditativo è prevista nel corso delle prossime settimane.
Con questi ultimi aggiornamenti, genitori e tutori possono ora visualizzare o regolare più di 15 funzioni di sicurezza, benessere e privacy, tra cui anche la riattivazione del feed dedicato alle stem – ora disponibile in più di 100 Paesi e apprezzato da milioni di adolescenti ogni settimana – nel caso in cui il ragazzo l’avesse disattivato e il ripristino dell’impostazione predefinita dell’account come privato, se l’adolescente lo ha reso pubblico.
Per garantire la sicurezza degli utenti più giovani, TikTok si impegna costantemente anche a sviluppare soluzioni efficaci e condivise per la verifica dell’età, collaborando attivamente con i player del settore, la società civile e le autorità di regolamentazione. Oltre a far rispettare le proprie regole e a utilizzare tecnologie avanzate, come il machine learning, per impedire l’accesso ai minori di 13 anni e proteggere gli adolescenti, TikTok sta esplorando nuove modalità di verifica, come la collaborazione con Telefónica per capire in che modo gli utenti possano utilizzare le informazioni sull’età fornite dal proprio gestore telefonico per confermare la propria età.
TikTok sostiene inoltre il ‘Multi-stakeholder dialogue on age assurance’, un’iniziativa indetta dal Centre for information policy leadership e dalla weprotect Global Alliance, che riunisce piattaforme online, autorità di regolamentazione, legislatori, organizzazioni per la tutela della privacy e dei diritti dei minori per discutere gli approcci nel campo della verifica dell’età.
“Oggi registriamo un cambio di passo verso la tutela dei minori da parte di una piattaforma che da tempo ha intrapreso un percorso di attenzione e supporto ai ragazzi e alle famiglie. Certo, i rischi legati alla navigazione distorta o inconsapevole non saranno azzerati, perché la Rete non è un soggetto terzo, ma è fatta dagli esseri umani. Ci auguriamo che l’impegno di TikTok, protagonista di un percorso di trasparenza e dialogo sui territori assieme a Fondazione Carolina, possa diventare virale, stimolando tutti i soggetti interessati a mettersi in gioco per la sfida più importante dei prossimi anni, perché il benessere delle nuove generazioni passa necessariamente dalla qualità della loro vita online”, commenta Ivano Zoppi, segretario generale Fondazione Carolina.