Sfide e opportunità: il futuro del settore del materiale elettrico in Italia

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(Adnkronos) – Milano, 5 agosto 2024. Oggi la tecnologia plasma praticamente ogni aspetto della nostra vita, influenzando tantissimi ambiti cruciali, incluso quello del materiale elettrico. In quest’ottica, è essenziale delineare una panoramica degli sviluppi riguardanti l’innovazione e l’evoluzione del settore, al fine di poter comprendere tutte le dinamiche che lo caratterizzano. 

Negli ultimi anni, infatti, il mercato del materiale elettrico ha assistito a una serie di trasformazioni significative, dovute sia ai progressi tecnologici che alle nuove esigenze energetiche. Nonostante nel 2023 il fatturato abbia registrato una crescita impressionante, con una cifra di 2,85 miliardi di euro, nel 2024 la situazione è ben diversa.  

Il mese di maggio, secondo quanto emerge dai dati SVE (Statistiche Venduto Elettrico) e dalle indicazioni della FME (Federazione Materiale Elettrico), ha visto il settore affrontare una fase di contrazione, con un calo complessivo del -8,55%. Ma quali sono i motivi di questo trend negativo? E come superarlo? Ecco una panoramica con le informazioni chiave da conoscere.  

Una panoramica sul mercato elettrico italiano 

Come appena sottolineato, il 2024 si preannuncia un anno piuttosto complicato per il settore del materiale elettrico in Italia. Si tratta di una tendenza particolarmente visibile nel segmento del fotovoltaico, che ha subito un drastico calo del -50%, dovuto alla fine della bolla speculativa e alla riduzione del Superbonus 110%. 

Allo stesso modo, anche il settore del materiale elettrico ha registrato una diminuzione del -1,31%, mentre i cavi hanno mostrato un lieve miglioramento, pur mantenendo una riduzione del -5,25%. 

A livello regionale, il Nord Italia è l’area più colpita da questo trend, con cali a due cifre sia nell’ambito del materiale elettrico che in quello dei cavi. Il Sud e il Centro Italia hanno registrato risultati leggermente migliori, ma complessivamente il bilancio resta negativo. 

Sfide e prospettive future del settore  

Com’è facile intuire, il settore del materiale elettrico italiano si trova di fronte a diverse sfide. Una delle principali riguarda le complicanze normative. Infatti, l’introduzione dell’obbligo di utilizzare pannelli fotovoltaici Made in Europe, pensato per sostenere la produzione locale, ha creato difficoltà nella catena di approvvigionamento.  

Questo vincolo ha inoltre condotto ad un aumento dei costi e a ritardi nei progetti, limitando la competitività delle aziende italiane sul mercato internazionale. Senza contare, poi, che un ulteriore ostacolo per il 2024 sarà la capacità del mercato europeo di soddisfare la domanda di pannelli fotovoltaici in caso di aumento della richiesta. 

Tuttavia, nonostante le difficoltà attuali, c’è speranza di miglioramento grazie a politiche governative mirate che potrebbero supportare la transizione energetica e l’implementazione dei progetti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Le stime attuali prevedono infatti una leggera crescita del settore, con un possibile aumento del fatturato del 3-4% nel corso dell’anno. 

In questo scenario in rapida evoluzione e trasformazione, emergono realtà in grado di affrontare con successo i cambiamenti. Sonepar Italia è uno di questi protagonisti. Con una rete di 160 punti vendita sparsi in 17 regioni e ben 2300 dipendenti, l’azienda non è solo un distributore, ma un vero e proprio partner per il futuro. 

Il fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro nel 2023 racconta solo una parte della storia. La vera forza di Sonepar Italia risiede nella sua visione, sintetizzata nel motto “Vicini al tuo futuro”. Non è solo uno slogan accattivante, ma una promessa: quella di essere sempre un passo avanti, di anticipare le esigenze di un mercato in continua trasformazione. 

Mentre il settore evolve per affrontare le sfide attuali e future, aziende come Sonepar Italia giocano un ruolo cruciale. Non sono semplici fornitori di prodotti, ma architetti di un nuovo modo di concepire l’energia elettrica, non più come un semplice servizio, ma come la spina dorsale di una società più efficiente, sostenibile e connessa.