Problemi oggi Pos e bancomat, cavi tranciati durante lavori tubature gas. L’azienda: “Avviato ripristino”

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(Adnkronos) – Continuano anche oggi i problemi ai pagamenti elettronici con Pos, carte di credito e debito, oltre ai prelievi al bancomat in Italia e in tutta Europa. La società francese Worldline, usata dai circuiti di pagamento di diverse banche, comunica che le attività di ripristino dell’infrastruttura fisica sono iniziate. “Solo alcune transazioni continuano a ricevere esito negativo e invitiamo, in caso di transazioni ko, a riprovare con altre carte di pagamento del cliente”, spiegano dalla Worldline. “Stiamo lavorando a stretto contatto con il fornitore di rete per monitorare l’avanzamento dei lavori di ripristino”. 

È stata identificata la causa di interruzione della rete di terzi che ha causato una serie di problemi di connessione sui data center della società francese Worldline in Italia. “I lavori di installazione delle tubature del gas da parte delle autorità locali hanno danneggiato gravemente i cavi e la rete del nostro fornitore” comunica in una nota la stessa azienda, assicurando che “sono iniziati i lavori di ripristino da parte del nostro fornitore”. 

Gli impatti “sono principalmente localizzati in Italia, con effetti anche in altri mercati”, spiega Worldline che nel frattempo “sta lavorando incessantemente all’individuazione di potenziali soluzioni per riattivare i servizi, in attesa del ripristino dell’infrastruttura fisica” tenendo uno “stretto contatto con il vettore di rete per monitorare l’avanzamento dei lavori di ripristino. Worldline – si legge infine nella nota – si rammarica di questo evento e si scusa con i consumatori per l’inconveniente”. 

“Non ha funzionato un primo tentativo di porre un rimedio temporaneo ai disservizi” spiegano all’Adnkronos fonti vicine alla società Worldline. I disservizi coinvolgono alcuni circuiti europei tra cui bancomat, pagobancomat e Nexi. 

La Banca dItalia sta monitorando le difficoltà operative che si sono verificate in alcuni servizi di pagamento con carte di credito e di debito dalla tarda mattinata di ieri, 28 novembre. In base alle informazioni disponibili, i disservizi sono riconducibili a problematiche di tipo operativo danni a una infrastruttura fisica), registrate da un fornitore tecnologico. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’istituto di via Nazionale. Il fornitore, si legge, sta apprestando i necessari interventi al fine di mitigare i disagi sul funzionamento dell’infrastruttura e sui servizi erogati.  

Al momento una parte dei servizi di pagamento impattati è stata riattivata, mentre permangono malfunzionamenti per alcuni circuiti di carte di credito e di debito. Le autorità continuano a seguire la situazione in collaborazione con gli operatori nell’ambito del Codise per il ripristino progressivo dei servizi agli utenti e, quanto prima, della piena operatività. Verranno diffusi ulteriori aggiornamenti appena possibile. Il Codise, ricorda Bankitalia, è la struttura per il coordinamento delle crisi operative della piazza finanziaria italiana, presieduto dalla Banca d’Italia e al quale partecipano la Consob e gli operatori del settore finanziario rilevanti sul piano sistemico. 

Nexi informa che attualmente la problematica non risulta ancora risolta da Worldline. “Worldline – si legge in una nota di Nexi – ha comunicato che sta lavorando per identificare potenziali soluzioni alternative per riattivare i servizi, in attesa che l’infrastruttura fisica danneggiata venga ripristinata. Al momento non abbiamo ricevuto ancora informazioni certe sulle tempistiche di risoluzione”.  

Per quanto riguarda gli impatti in Italia, “si evidenzia che sono interessati esclusivamente i servizi di pagamento operati attraverso infrastrutture Worldline, di cui quest’ultima è unicamente responsabile”. Nexi continua il costante monitoraggio sui tavoli tecnici e ha già rafforzato il presidio dei canali di assistenza ai propri partner e alla clientela finale. In attesa di aggiornamenti da parte di Worldline sulle tempistiche di risoluzione, Nexi informa di avere avviato un’indagine e si riserva ogni opportuna azione a tutela degli interessi della società e dei clienti. 

Fipe-Confcommercio esprime forte preoccupazione e chiede interventi urgenti e valuta azioni legali. La Federazione italiana pubblici esercizi sottolinea che il disservizio mette in luce la fragilità di un sistema che, dipendendo da un unico provider, “risulta altamente vulnerabile”. 

Secondo Fipe, “non basta intervenire con urgenza per evitare che simili disservizi si ripetano, ma è necessario introdurre un sistema di responsabilità che preveda anche risarcimenti per i danni subiti dagli esercenti. In Italia, dove vige l’obbligo di accettare pagamenti digitali e i clienti ricorrono sempre meno al contante, garantire l’affidabilità dei sistemi di pagamento digitale è cruciale. I pagamenti digitali, infatti, valgono in media circa 1,2 miliardi di euro al giorno”.  

La federazione ritiene quindi che sia necessario intervenire sulle norme che regolano i sistemi di pagamento digitale prevedendo la responsabilità dei gestori anche nel caso di disservizi come quelli riscontrati in questi giorni. “La tutela delle attività commerciali e la fiducia nei sistemi di pagamento elettronici devono essere priorità per evitare che eventi come questo abbiano ulteriori ripercussioni sul settore e sull’economia del Paese”, conclude Fipe. 

“Milioni di cittadini e commercianti sono stati coinvolti nei disservizi con i pagamenti tramite Pos, disagi che proseguono purtroppo anche oggi, giornata del Black Friday” afferma il Codacons, intervenendo sul caso del problema tecnico, registrato sulla rete dell’azienda francese Worldline. Codacons sta valutando la possibilità di avviare azioni legali contro i responsabili del black out per conto di tutti i soggetti che abbiano subito danni materiali, legati al problema tecnico.  

“Da due giorni gli utenti non riescono a effettuare transazioni elettroniche, prelievi, operazioni tramite Home Banking e App, e pagamenti con il Pos – denuncia il Codacons –. Un disservizio grave che sta causando enormi disagi in tutta Italia, e che coinvolgerebbe carte e bancomat di numerosi istituti tra cui banca Bper, Banco Bpm, ma anche Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo, Visa e Mastercard”. 

“L’impossibilità di eseguire pagamenti o effettuare prelievi sta generando danni enormi ai cittadini, che non riescono ad esempio a fare la spesa, eseguire rifornimenti di carburante, pagare prestazioni e servizi, con ripercussioni negative ingenti anche per il commercio e per i negozianti. Quanto sta accadendo appare ancor più grave se si considera che oggi è il giorno del Black Friday con milioni di italiani alle prese con acquisti nei negozi fisici e sul web, e il rischio concreto di perdere la possibilità di sfruttare gli sconti a causa del disservizio con bancomat e carte”. 

“I consumatori non possono essere lasciati senza possibilità di pagare, soprattutto in un periodo storico in cui i pagamenti digitali sono sempre più diffusi e incentivati” afferma Martina Donini, presidente nazionale Unione per la difesa dei consumatori (Udicon). “Seguiamo con attenzione la vicenda dei disservizi che da ieri stanno interessando i pagamenti elettronici tramite Pos. Questo incidente ha generato forti disagi per cittadini e imprese, compromettendo in alcuni casi l’accesso a servizi essenziali per chi utilizza esclusivamente strumenti di pagamento elettronici”. 

“Abbiamo fatto enormi passi avanti per promuovere i pagamenti digitali – aggiunge -, ma episodi come questo sono un campanello d’allarme: le infrastrutture devono essere più sicure e affidabili. È fondamentale predisporre sistemi di backup per garantire la continuità del servizio, soprattutto in un contesto in cui le transazioni cashless continuano a crescere”. “Siamo al fianco dei consumatori che hanno subito disagi particolarmente gravi e raccoglieremo tutte le segnalazioni per supportare chi è stato maggiormente colpito. Chiediamo interventi immediati e misure concrete da parte dei soggetti coinvolti per prevenire il ripetersi di situazioni simili in futuro”, conclude Donini.