Maltempo Lombardia, trovato corpo dell’uomo caduto in una roggia – Video

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(Adnkronos) – Dopo la forte ondata di maltempo che ha investito ieri la Lombardia, individuato dai vigili del fuoco il corpo senza vita dell’uomo caduto ieri in una roggia. Operazioni di recupero in corso a Cantù, nel comasco. I vigili del fuoco erano impegnati da ieri nelle ricerche con un elicottero, con i nuclei sommozzatori e droni, specialisti nel soccorso fluviale. L’uomo, 66 anni, era scivolato in acqua dopo l’ingrossamento del torrente. La situazione nella regione, spiegano intanto i vigili, sarebbe in miglioramento. Oltre 1.000 gli interventi in soli due giorni. 

Precipitazioni assenti nelle ultime sei ore in Veneto ma diverse situazioni critiche per le precipitazioni intense di ieri sera in quasi tutte le province. E’ quanto fa sapere la Regione sulla base del bollettino del Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto. Le intense e abbondanti precipitazioni, avvenute in un breve lasso di tempo, hanno comportato estesi e consistenti allagamenti che coinvolgono i centri abitati dei comuni di Asolo e Castelfranco Veneto. Ulteriori allagamenti sono segnalati nei comuni di Quarto d’Altino, Altivole, Casier, Fonte, Mogliano Veneto. 

La Regione fa sapere che si è registrata la “rottura arginale del Muson dei Sassi in comune di Camposampiero” con lo sconfinamento delle acque “verso i territori posti a est del camposampierese e confinati a sud dall’argine del Muson Vecchio”. Sono inoltre avvenuti smottamenti di terreno che ostruiscono la viabilità nell’area pedemontana trevigiana e bellunese. 

Permangono diffusi allagamenti prevalentemente nelle province di Vicenza e Padova per effetto delle precipitazioni di ieri e l’altro ieri. Atteso per oggi il colmo di piena alle sezioni di pianura/foce di Piave, Livenza, Brenta e Bacchiglione. Il Bisatto ed il Fratta-Gorzone potranno mantenere livelli sostenuti dovuti allo smaltimento delle acque presenti nella rete secondaria. In assenza di precipitazioni le porzioni montane dei corsi d’acqua continueranno a presentare decrementi dei livelli. 

“Negli ultimi giorni, il Veneto è stato colpito da grave maltempo, con forti piogge e temporali che hanno causato allagamenti e frane in varie zone. Per questo i parlamentari veneti della Lega si uniscono nel chiedere al governo la dichiarazione dello stato di emergenza. Dobbiamo adottare misure straordinarie per proteggere i cittadini veneti. Si deve agire tempestivamente. La Regione del Veneto non può essere lasciata sola”. Così il segretario della Liga Veneta Alberto Stefani, assieme ai parlamentari veneti della Lega. 

La Protezione civile del Veneto ha diramato ieri uno stato di allarme ‘rosso’ valido fino alle 14 di oggi in gran parte del territorio regionale con una nuova fase di precipitazioni diffuse e in spostamento verso nord-est.  

Problemi più gravi del previsto a Castelfranco Veneto nel trevigiano, dove sono caduti 100 mm di pioggia in un’ora e sono esondati i torrenti Avenale e Muson. Il sindaco Stefano Marcon, che è anche presidente della Provincia, ha annunciato la chiusura di tutte le scuole per oggi.  

“Raccomando alla cittadinanza di stare lontano dagli argini che sono ancora pericolosi. Queste bombe d’acqua, questi nuovi fenomeni, ci obbligheranno a rivedere i nostri modelli previsionali che sono già all’avanguardia, ma l’importante è che il sistema messo in piedi dal 2010 con la costruzione dei bacini di laminazione, tutti al lavoro, abbia retto: senza i bacini avremmo avuto danni pesanti e devastanti e Vicenza sommersa. Oggi invece Vicenza è asciutta, non contiamo sfollati, né feriti o peggio”, le parole del presidente della Regione Luca Zaia all’indomani dell’emergenza che ha messo in ginocchio alcune zone della regione ancora alle prese con allagamenti dovuti alle rotture degli argini.  

“Ne contiamo una decina, l’ultima stanotte a Camposampiero (Padova), tutte già arginati eccetto il Muson, ma è nulla in confronto alle 32 del passato, anche considerando che in 40 minuti alle 4 di notte c’era già una squadra al lavoro per contenere i danni” aggiunge il presidente. Un tratto della galleria della Pedemontana Altivole-Riese (Treviso) è ancora allagato ma si procede su una singola corsia. Dei sei bacini di laminazione, cinque sono in provincia di Vicenza, ma solo Colombaretta, Orolo e Muson dei Sassi sono stati riempiti al 100%. Montebello e Caldogno al 50%, Trissino al 40, e il più recente di via Diaz al 30. L’emergenza maltempo non è ancora ufficialmente chiusa né definitivamente passata anche se “il peggio sembra essere alle spalle”, aggiunge l’assessore regionale Giampaolo Bottacin che ha fatto qualche numero: 2400 chiamate, 1501 volontari della protezione civile in campo da tutta la regione, 250 vigili del fuoco in azione e allertato anche il Soccorso alpino per le 15 persone isolate ad Asolo (Treviso). 

Dopo le forti piogge e il nubifragio di ieri, per la giornata di oggi sulla Lombardia, si legge sul sito della Regione, “è attesa una più moderata instabilità con possibilità di rovesci e temporali sparsi in area alpina e prealpina dal pomeriggio, mentre appare occasionale l’interessamento della pianura. La probabilità di temporali forti per la giornata di oggi rimane molto bassa”. “Si segnala che a causa delle precipitazioni che hanno interessato il bacino del fiume Po negli ultimi giorni, è previsto nelle prossime ore l’innalzamento dei livelli idrometrici nel tratto lombardo”. 

“Il centro coordinamento soccorsi, attivato mercoledì dal prefetto di Milano Claudio Sgaraglia – assicura in una nota la prefettura di Milano -, è costantemente riunito presso la sala operativa della Protezione civile per monitorare tutte le criticità, con particolare attenzione alle segnalazioni pervenute dai sindaci e dal territorio, assicurando la piena circolarità delle informazioni e la tempestiva attivazione degli interventi di soccorso e di prevenzione”. Lo assicura in una nota la prefettura di Milano. 

Nell’area dei comuni di Gessate e Bellinzago, particolarmente colpiti dall’emergenza maltempo, su disposizione del Ccs, è stato attivato dal comando provinciale dei vigili del fuoco, un posto di comando avanzato, per coordinare sul posto gli interventi di soccorso e richiedere e gestire le risorse necessarie a fronteggiare l’emergenza. La prefettura ha curato riunioni in videoconferenza e costanti contatti anche con la sala operativa di Regione Lombardia e con quelle dei gestori e concessionari delle reti autostradali e del reticolo idrico coinvolto. Il centro coordinamento soccorsi “continua a essere aperto, a seguito della ripresa delle perturbazioni, per assicurare la continuità degli interventi da porre in essere per un ritorno alla normalità e per il monitoraggio della situazione”. 

L’intensa perturbazione che ieri ha interessato il Friuli Venezia Giulia, nella notte si è spostata sull’Europa orientale. Dopo la mezzanotte circa le piogge sono cessate e oggi affluiranno correnti da sud-ovest che saranno più umide verso i monti e che il riscaldamento diurno renderà instabili tra la pianura e la zona montana. Lo si legge in una nota della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.  

Ieri sulla Destra Tagliamento sono caduti da 100 a 150 mm di pioggia con punte oltre i 200 mm sulle Prealpi Carniche, continua la nota, sulla pianura udinese si è andati dai 130 mm della fascia a ridosso del Tagliamento ai 50 mm della zona collinare orientale. Sull’Isontino e Trieste sono caduti dai 20 ai 40 mm. Sulla zona montana sono caduti in genere dai 100 ai 150 mm con valori inferiori nel Tarvisiano. Nella giornata di oggi si prevede sulla zona montana cielo in prevalenza nuvoloso, in pianura variabile, poco nuvoloso sulla costa. Si avranno dei rovesci sparsi e temporali locali tra i monti e la pianura, più probabili di pomeriggio e sulla fascia prealpina. Tempo in genere migliore sulla costa. Domani il tempo si stabilizzerà ulteriormente e prevarrà il bel tempo. 

Nel corso della notte sono stati segnalati alla Sor ulteriori allagamenti nel comune di San Vito al Tagliamento. In generale la perturbazione ha causato lo straripamento di numerosi rii e canali nella bassa pianura colpendo in particolar modo la provincia di Pordenone e la zona di Latisana con allagamenti diffusi nei comuni di San Vito al Tagliamento, Cordovado, Chions, Sesto al Reghena, Zoppola, Casarsa della Delizia, Morsano al Tagliamento, Azzano Decimo, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone ma anche Latisana, Codroipo, Camino al Tagliamento e Precenicco in Provincia di Udine. Rimangono chiusi i guadi di Rauscedo in comune di Vivaro e di Murlis in comune di Zoppola, oltre che i guadi secondari nel comune di Cordenons. Rimane chiusa la strada del Tul in comune di Clauzetto per tutta la durata dell’allerta. Con le piogge si è altresì riattivato il movimento franoso a monte dell’abitato di Cazzaso.