(Adnkronos) – “Rischi catastrofici per l’ambiente e la salute” per le oltre 330.000 tonnellate di rifiuti accumulate nella Striscia di Gaza dall’avvio delle operazioni militari israeliane in risposta all’attacco del 7 ottobre in Israele. A lanciare l’allarme è l’Unrwa.
“Al 9 giugno più di 330.000 tonnellate di rifiuti si sono accumulate nelle zone abitate di Gaza o nei dintorni, con rischi catastrofici per l’ambiente e la salute – si legge in un post su X – I bambini frugano quotidianamente nella spazzatura. L’accesso umanitario senza ostacoli e un cessate il fuoco subito sono cruciali per ripristinare condizioni di vita umane”.
Le truppe della 99esima Divisione hanno eliminato diversi terroristi, uno dei quali ha preso parte alla strage del 7 ottobre. Lo ha reso noto l’Idf. Le truppe della 162a Divisione hanno invece effettuato raid nell’area di Rafah nella Striscia di Gaza, trovando armi e uccidendo terroristi in combattimenti ravvicinati. Durante l’operazione è stato identificato e colpito un terrorista armato tramite il fuoco di un drone, dopodiché un aereo dell’aeronautica israeliana ha colpito l’edificio in cui aveva operato il terrorista e un sito di lancio di razzi puntati verso Israele.
L’Idf ha inoltre riferito che ieri gli aerei dell’Iaf hanno colpito e distrutto circa 45 obiettivi terroristici in tutta la Striscia. Tra questi c’erano strutture militari, squadre terroristiche armate, lanciarazzi e pozzi di tunnel.
Nella notte, ha reso inoltre noto l’esercito israeliano, i jet dell’aeronautica israeliana hanno colpito le strutture militari di Hezbollah nell’area di Ayta ash Shab e infrastrutture terroristiche nell’area di Aynata, nel sud del Libano.
Il ministero degli Esteri israeliano ha condannato il Rapporto della commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite secondo cui i soldati dell’Idf hanno commesso crimini di guerra nella Striscia di Gaza, definendolo “pieno di false accuse e diffamazioni contro i soldati dell’esercito”.
“Il rapporto descrive una realtà fittizia in cui decenni di attacchi terroristici vengono omessi, non vengono riportati gli attacchi missilistici in corso contro i civili israeliani e non viene contemplato uno stato democratico che abbia il diritto di difendersi da un attacco terroristico. Questo è ancora un altro esempio del punto basso in cui l’organizzazione si trova e che ha raggiunto sotto la guida del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres”, ha affermato il ministero.
Israele sostiene la proposta per un cessate il fuoco nella guerra nella Striscia di Gaza. L’obiettivo è ora quello di colmare il divario con Hamas e arrivare presto a un accordo, ha annunciato il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, a margine del vertice G7. Hamas ha presentato una proposta emendata, con alcune piccole correzioni su cui si può lavorare, ma anche con altre non in linea con quello che Joe Biden ha proposto il mese scorso e che è stato accolto dal Consiglio di sicurezza dell’Onu.
I leader dei Paesi riuniti in Puglia dovranno quindi incoraggiare Hamas a sostenere i negoziati per il cessate il fuoco, accettare la proposta sostenuta da Israele ed evitare uno stallo, ha aggiunto, citando l’esortazione che è pronto a fare il presidente Joe Biden. Lo stesso deve fare il mondo.
“Il nostro obiettivo è quello di capire come colmare il rimanente divario e arrivare a un accordo”, ha precisato Sullivan, sottolineando che proseguono le discussioni con Qatar ed Egitto che, a loro volta, lavoreranno con Hamas per cercare di arrivare a un accordo il più velocemente possibile.