(Adnkronos) – L’attacco preventivo di Israele, oggi, domenica 25 agosto, contro centinaia di lanciarazzi in Libano non è che ”il primo passo per cambiare la situazione nel nord” dello Stato ebraico e per permettere ”il ritorno dei nostri residenti in sicurezza nella loro case” al confine con il territorio libanese. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio rivolto a “Nasrallah a Beirut e Khamenei a Teheran, lo devono sapere”.
”La storia non è ancora finita”, ha avvertito Netanyahu. “Hezbollah ha cercato di attaccare lo Stato di Israele con razzi e droni. Abbiamo ordinato alle Idf di effettuare un potente attacco preventivo per eliminare la minaccia”, ha affermato il primo ministro israeliano.
”Le Idf hanno distrutto migliaia di razzi a corto raggio e tutti erano mirati a danneggiare i nostri cittadini e le nostre forze in Galilea – ha aggiunto – Inoltre le Idf hanno intercettato tutti i droni che Hezbollah ha lanciato contro obiettivi strategici nel centro del Paese”.
Israele oggi ha lanciato “una serie di attacchi aerei” in Libano, prendendo di mira obiettivi appartenenti all’organizzazione terroristica Hezbollah in una mossa preventiva, aveva spiegato il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) Daniel Hagari: il gruppo terroristico sarebbe stato pronto per un attacco imminente contro i civili israeliani. “Decine di aerei da guerra” hanno partecipato all’attacco, ha dichiarato Hagari in una conferenza stampa, descrivendo l’attacco come “un atto di autodifesa per eliminare le minacce”.
Poco dopo, Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un attacco di razzi e droni su larga scala contro Israele come rappresaglia per l’uccisione di uno dei suoi comandanti di alto livello a Beirut, facendo scattare le sirene dei raid aerei nel nord di Israele.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza di 48 ore in tutto Israele.
Migliaia di lanciarazzi di Hezbollah sono stati colpiti simultaneamente da circa 100 jet da combattimento dell’Idf il quale aveva dichiarato in un comunicato di aver scoperto che Hezbollah “presto lancerà razzi, e più probabilmente missili e UAV” verso il territorio israeliano. “In un atto di autodifesa per eliminare queste minacce, l’Idf sta colpendo obiettivi terroristici in Libano, da cui Hezbollah stava pianificando di lanciare i suoi attacchi contro i civili israeliani”, ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari. “Avvisiamo i civili che si trovano nelle aree in cui Hezbollah sta operando di allontanarsi immediatamente per la loro sicurezza”, ha aggiunto. Israele non tollererà gli attacchi di Hezbollah contro la popolazione civile israeliana, ha avvertito quindi Hagari.
Sono stati aperti rifugi pubblici in tutto Israele, mentre nuove restrizioni sono state imposte nelle aree settentrionali. L’aeroporto Ben-Gurion è stato chiuso.
“L’azione incisiva a cui abbiamo assistito stamani incarna il diritto e il dovere di Israele di difendere il Paese e i suoi cittadini dalla minaccia del terrorismo”. Così il presidente israeliano Isaac Herzog in una dichiarazione diffusa via X in cui ringrazia militari e servizi di soccorso.
“Questa è ancora una volta un’occasione per esprimere la nostra gratitudine e manifestare il nostro sostegno alle nostre figlie e ai nostri figli delle Idf, così come a coloro che prestano servizio nella sicurezza, nei servizi d’emergenza e di soccorso, per il loro impegno instancabile su tutti i fronti – ha aggiunto – I loro sacrifici immensi e il costo a livello personale nel contrastare le azioni maligne dei nostri nemici e nel difendere lo Stato di Israele e i suoi cittadini meritano il nostro ringraziamento speciale. Li abbraccio con immensa gratitudine”.
Circa 210 razzi e 20 droni sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nell’attacco di Hezbollah secondo l’Idf: alcuni dei proiettili sono stati intercettati, mentre altri hanno colpito, causando danni e feriti. Molti razzi hanno colpito anche aree aperte.
Israele ritiene che Hezbollah avesse pianificato di lanciare missili contro la base di Glilot, nei pressi di Herzliya, dove si trovano il quartier generale del Mossad e sedi di unità dell’intelligence delle forze israeliane (Idf). Lo riferisce il Times of Israel.
Hezbollah, dopo aver lanciato la sua offensiva, ha annunciato di aver completato, almeno per oggi, la sua risposta all’uccisione del comandante militare del gruppo terroristico Fuad Shukr, lasciando intendere che ulteriori risposte potrebbero arrivare domani, come sottolinea Times of Israel.
L’organizzazione libanese, che aveva affermato di aver lanciato più di 320 razzi contro il nord di Israele, sottolinea che i droni esplosivi lanciati dal Libano sono volati verso i loro obiettivi previsti. Nega invece l’azione di Tel Aviv e gli attacchi preventivi di questa mattina nel sud del Libano: le affermazioni di Israele “contraddicono i fatti sul campo e saranno confutate” dal leader del gruppo terroristico Hassan Nasrallah più tardi oggi.
Sono tre le persone uccise in raid israeliani sul sud del Libano secondo le autorità libanesi. Secondo l’agenzia Nna, due persone sono morte nella località di Al-Tiri, nella zona di Nabatiyeh, e un’altra in un raid di un drone che ha colpito un’auto nell’area di Khiyam.
E’ atteso in giornata un discorso del segretario generale di Hezbollah, Hasan Nasrallah. Lo riferisce al-Manar, la tv degli Hezbollah libanesi. Il discorso di Nasrallah è previsto per le 18 ora di Beirut, le 17 in Italia, precisa in un aggiornamento la stessa tv.
Una “risposta” che è stata “uno schiaffo in faccia” per il governo israeliano. Parla così Hamas, elogiando gli Hezbollah libanesi, secondo quanto riporta la tv satellitare al-Jazeera.
“Il presidente Biden sta monitorando attentamente gli eventi in Israele e Libano. È stato impegnato con il suo team di sicurezza nazionale per tutta la sera. Su sua indicazione, alti funzionari statunitensi hanno comunicato ininterrottamente con le loro controparti israeliane. Continueremo a sostenere il diritto di Israele a difendersi e continueremo a lavorare per la stabilità regionale”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sean Savett.
L’Egitto ha messo in guardia dai pericoli derivanti dall’apertura di un nuovo fronte di guerra in Libano. Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri egiziano nel giorno in cui al Cairo viene ospitato il summit di alto livello per trovare un accordo su Gaza e dopo l’escalation notturna tra Hezbollah e Israele. L’Egitto ha fatto anche appello alla ”stabilità” in Libano dopo la ripresa degli scontri tra le Idf e Hezbollah.