Chi sono gli eLeaders? Queste le parole del Presidente dell’Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale, Pasquale Aiello
“Quando si pronuncia la parola eLeader in Italia molti sorridono. E sorridete. L’Italia è una piccola parte del tutto. Molti puntano al tutto, soprattutto i Leaders.
Sorridendo, sorridendo non molti sanno che Gli eLeader (o leader digitali) hanno un ruolo cruciale nella trasformazione digitale delle organizzazioni.
Gli e-Leaders sono responsabili di guidare l’organizzazione attraverso il cambiamento culturale e tecnologico, promuovendo una cultura dell’innovazione, della collaborazione e della formazione continua.
Gli eLeader devono avere una buona conoscenza delle tecnologie digitali e delle loro potenzialità per l’organizzazione. Inoltre, devono essere in grado di comunicare una visione chiara della trasformazione digitale e coinvolgere tutti i dipendenti nell’adozione della nuova cultura e dei nuovi processi aziendali.
Gli eLeader devono anche essere in grado di identificare e gestire le sfide legate alla trasformazione digitale, come la resistenza al cambiamento e la mancanza di competenze tecniche.
Devono sviluppare piani di formazione per il personale e collaborare con i dipartimenti delle risorse umane per attirare e trattenere i talenti “tecnologici” ( Fabio Salvi ha spiegato in più occasioni come il termine “talenti” sia utilizzato troppo spesso in modo improprio).
Inoltre, gli eLeader devono essere in grado di valutare l’impatto della trasformazione digitale sull’organizzazione e adattare i processi aziendali e le strategie di business di conseguenza.
In sintesi, gli eLeader hanno un ruolo critico nella trasformazione digitale delle organizzazioni. Essi devono essere in grado di guidare l’organizzazione attraverso il cambiamento culturale e tecnologico (Francesco G. Lamacchia ha chiarito il concetto in diverse pubblicazioni e convegni), promuovendo una cultura dell’innovazione e della formazione continua.
Inoltre devono essere in grado di valutare l’impatto della trasformazione digitale sull’organizzazione e adattare i processi aziendali e le strategie di business di conseguenza.
Poi non lamentiamoci dei concorsi che vanno deserti, della fuga dei cervelli e della mancanza di leadership in Italia.
Ma li vogliamo Leader senza prezzo e senza colore in Italia?”