(Adnkronos) – Il segretario di Stato americano Antony Blinken a sorpresa oggi a Kiev, dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel pieno dell’offensiva che la Russia ha lanciato contro Kharkiv.
“E’ un momento difficile” per l’Ucraina, ma gli aiuti degli Stati Uniti “stanno arrivando”, ha assicurato Blinken. “Alcuni sono già arrivati e altri ne arriveranno e faranno la vera differenza sul campo di battaglia contro l’aggressione russa in corso”, ha detto.
Zelensky ha parlato di un “periodo duro” per i “combattenti” ucraini, specialmente nell’est del Paese. Il presidente ucraino ha poi ringraziato il segretario di Stato Usa per il “pacchetto cruciale” di aiuti che il Congresso americano ha approvato il mese scorso dopo tanti rinvii e ha evidenziato le esigenze immediate. “Oggi abbiamo veramente bisogno di due sistemi Patriot per Kharkiv, per la regione di Kharkiv, perché ci sono persone sotto attacco. Civili, combattenti, tutto sono sotto i missili russi”.
Dal canto suo il presidente russo Vladimir Putin visiterà la Cina su invito del presidente cinese Xi Jinping giovedì e venerdì prossimi. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino, citato dalle agenzie russe, secondo cui, “su invito di Xi, Putin effettuerà una visita di stato nella Repubblica popolare cinese il 16 e 17 maggio come suo primo viaggio all’estero dopo il suo insediamento” avvenuto martedì scorso.
Anche la portavoce della diplomazia cinese, Hua Chunying, ha confermato che la “visita di Stato” è prevista per giovedì e venerdì prossimi. Putin era stato l’ultima volta in Cina nell’ottobre dello scorso anno.
Secondo il Cremlino, riportano i media russi, dopo i colloqui Putin e Xi dovrebbero firmare una dichiarazione congiunta e una serie di documenti bilaterali.
Intanto il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi di aver abbattuto 25 missili ucraini sulla regione di confine di Belgorod. Lo riferisce la Tass. Domenica, 19 persone erano rimaste uccise in un attacco attribuito da Mosca a Kiev contro un edificio residenziale di Belgorod.
Sarebbe invece stato colpito da un drone il treno merci russo deragliato la notte scorsa alla stazione di Kotluban, nella regione di Volograd. Secondo il canale Telegram Baza, citato da Ukrainska Pravda, dopo l’attacco due vagoni cisterna hanno preso fuoco e uno è esploso. In totale nove vagoni sono deragliati. Nel dare notizia dell’incidente questa mattina, la Tass aveva parlato dell’intervento di “persone non autorizzate” che avevano causato il deragliamento.
“Oggi, a causa dell’interferenza di persone non autorizzate” a gestire “il funzionamento del trasporto ferroviario”, presso la stazione di Kotluban della Ferrovia del Volga, i vagoni di un treno merci sono deragliati. “Secondo le prime informazioni, non ci sono stati feriti. Attualmente il traffico ferroviario nell’area della stazione è sospeso e si prevede un ritardo dei treni passeggeri”, si leggeva nel comunicato.
L’esercito russo ha affermato di aver preso il controllo del villaggio di Buhruvatka, nell’oblast ucraino di Kharkiv. Buhruvatka si trova circa 60 chilometri a nord-est di Kharkiv.
Il capo del servizio di intelligence militare ucraino, Kyryl Budanov, nega però che le forze russe abbiano ottenuto “successi significativi” dopo le affermazioni arrivate dallo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel mezzo delle notizie di un’avanzata russa sul fronte di Kharkiv. Budanov nega che Mosca abbia ottenuto un “successo significativo” nonostante in questi giorni per la prima volta le truppe russe siano riuscite a superare il confine nella zona a nord di Kharkiv, tanto che per Vovchansk è scattato il paragone con Bakhmut.
“Non è vero che il nemico stia avendo un successo significativo – dice Budanov – Va ricordato che la situazione è abbastanza tesa e cambia molto rapidamente. Da ieri pomeriggio la tendenza si è stabilizzata”. “Niente panico”, sollecita, secondo i media ucraini.
Stamani anche lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha parlato di una situazione “stabile”, definita “sotto controllo” con le offensive delle forze russe che vengono respinte. E, hanno riferito nell’aggiornamento diffuso via Facebook, la situazione a Vovchansk è “sotto controllo”.
Ma c’è pessimismo per la situazione sul fronte di guerra da parte di Budanov. “La situazione è sull’orlo del baratro”, ha dichiarato il generale al New York Times in un’intervista video da un bunker a Kharkiv. “Ogni ora, la situazione si muove in una direzione critica”.
Per Budanov gli attacchi russi nel nord-est del Paese servono a mettere a dura prova le già scarse riserve di soldati ucraini e a distoglierli da altri fronti. L’esercito ucraino – ha quindi spiegato – sta cercando di ritirare le truppe da altre aree del fronte per rafforzare le difese nel nord-est, ma è difficile trovare unità. “Tutte le nostre truppe sono qui o a Chasiv Yar. Ho usato tutto quello che abbiamo. Purtroppo non abbiamo più nessuno di riserva”.
Secondo Budanov, l’obiettivo dei russi nel nord-est è quello di causare panico e confusione. “Al momento, il nostro compito è quello di stabilizzare la linea e poi iniziare a spingerla oltre il confine”, ha detto, aggiungendo che un afflusso di riservisti ucraini è riuscito a “contrastare parzialmente i loro piani”. Budanov si aspetta che la Russia lanci un nuovo attacco più a nord di Kharkiv, nella regione di Sumy.