Bici, bus e birra: fatiche e trovate dei candidati per incontrare gli elettori

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(Adnkronos) – Come gli altri anni, più degli altri anni. I candidati alle elezioni si stanno facendo davvero in quattro in questa inedita campagna elettorale 2024, più che mai. I problemi non mancano a chi, in corsa per le europee, deve ‘coprire’ lo sconfinato territorio dei collegi elettorali (4 o 5 Regioni insieme). In più, nel caso dei leader, bisogna garantire supporto ai candidati per le amministrative (3.706 i comuni interessati). Il tutto, tenendo d’occhio il problema dei costi e della raccolta dei fondi per finanziare tour così intensi e serrati. E allora? Servono idee e proposte innovative.  

Il primo a dare l’esempio è stato Carlo Calenda. “Io ci metto la macchina, voi la voglia di confrontarvi”, ha spiegato l’ex ministro lanciando la campagna elettorale con BlaBlaCar, il sistema che permette di condividere l’automobile per i viaggi, ribattezzato per l’occasione ‘BlablaCarl’. Inoltre, il leader di Azione promuove anche il modello all’americana del Town hall meeting: in ogni città Azione allestisce un palchetto in una piazza, per un contatto diretto con gli elettori. “Alzate la mano e chiedete, vi rispondiamo su tutto il programma”, sollecita Calenda in ogni incontro.  

Qualcosa si simile si è inventato Vittorio Sgarbi: la ‘capramobile’, un minivan ‘griffato’ con i santini elettorali e gli adesivi gialli di una capra con cui il candidato di FdI attraversa Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, la ‘sua’ circoscrizione elettorale per le europee. Matteo Renzi, che in passato aveva utilizzato anche il treno, ha invece rispolverato il camper per queste europee, sia pure non ai ritmi di quello del 2012. 

In camper anche Cateno De Luca, in corsa per le europee con la lista ‘Libertà’. Il vulcanico sindaco di Taormina ha organizzato una nuova spedizione dei Mille, da Fiumedinisi, per risalire lo stivale sulle orme di Garibaldi. Ma ogni candidato deve arrangiarsi in qualche modo per incontrare gli elettori. Ne sa qualcosa Nicola Zingaretti, impegnatissimo al Centro per conquistare uno scranno a Strasburgo. Il candidato dem si è inventato ‘Una birra con Nicola’, un format da qui all’8 giugno che non prevede comizi ma confronti, chiacchiere e musica dal vivo. Un evento destinato soprattutto ai giovani elettori, e infatti si tiene per lo più di sera.  

“Testa alta e pedalare”, ha invece pensato Matteo Ricci, il sindaco di Pesaro e candidato con il Pd alle europee. Così ha inforcato la bici per percorrere la sua circoscrizione (Centro) a tappe: 70 km circa l’una, fino a raggiungere Roma. La bici va molto in questa tornata elettorale. A Mercato Saraceno, in Emilia Romagna, i sostenitori della aspirante sindaca Ombretta Saraceno hanno organizzato ‘Per Ombretta in bicicletta’, pedalata elettorale lunga una giornata intera. Appuntamento davanti al bar Leonardi: “L’invito a partecipare è rivolto a tutti, sarà un’esperienza indimenticabile”.  

Stessa linea in Liguria, a Millesimo. “Hai voluto la bicicletta? Ora pedala!’, è lo slogan che sta utilizzando la candidata sindaca Manuela Banzi consegnando il programma elettorale ai cittadini in sella alla sua bici. In tema di mobilità Benedetta Scuderi (Avs) ha battuto tutti: per la sua campagna elettorale nel Nord-Ovest la co-portavoce dei Giovani Verdi usa solo mezzi pubblici e/o sostenibili: treni, pullman, e-bike, tram e bus. L’obiettivo? Sino ad ora Scuderi ha evitato circa 800 kg di Co2 emessi nell’atmosfera. 

Ma se l’iniziativa e la fantasia non mancano ai candidati, c’è sempre chi preferisce ricorrere ai sistemi più tradizionali per incontrare gli elettori e raccogliere fondi. Gli aperitivi restano un must, soprattutto per gli aspiranti sindaci.  

E poi c’è la classica cena elettorale. Tortelloni alla salsiccia e mascarpone, garganelli agli asparagi e poi carne alla griglia con patatine fritte e crostata all’albicocca hanno gustato gli ospiti della cena elettorale del generale Vannacci a Molinella, in provincia di Bologna. Per sedere al tavolo (e finanziare) il candidato della Lega, i suoi supporter hanno pagato 30 euro a testa. Compresi, però, birra alla spina, Sangiovese e Trebbiano.