(Adnkronos) – Bancomat e Pos in tilt in Italia per quasi tutta la giornata. Poi, la situazione è tornata gradualmente alla normalità dopo i problemi ai pagamenti elettronici con Pos, carte di credito e debito, e bancomat. La società francese Worldline, usata dai circuiti di pagamento di diverse banche, comunica che “i disservizi sono stati risolti”. “Continuiamo a monitorare da vicino la situazione per garantire la risoluzione di eventuali problemi residui e manterremo una maggiore vigilanza nei giorni a venire. Worldline si rammarica sinceramente per l’inconveniente causato e si scusa con i consumatori per i disagi subiti”, sottolinea la società.
A causare il guasto una serie di problemi di connessione sui data center della società francese. “I lavori di installazione delle tubature del gas da parte delle autorità locali hanno danneggiato gravemente i cavi e la rete del nostro fornitore” ha scritto in una nota la stessa azienda.
Fipe-Confcommercio sottolinea che il disservizio mette in luce la fragilità di un sistema che, dipendendo da un unico provider, “risulta altamente vulnerabile”. Secondo Fipe, “non basta intervenire con urgenza per evitare che simili disservizi si ripetano, ma è necessario introdurre un sistema di responsabilità che preveda anche risarcimenti per i danni subiti dagli esercenti”. “In Italia, dove vige l’obbligo di accettare pagamenti digitali e i clienti ricorrono sempre meno al contante, garantire l’affidabilità dei sistemi di pagamento digitale è cruciale. I pagamenti digitali, infatti, valgono in media circa 1,2 miliardi di euro al giorno”.
La federazione ritiene quindi che sia necessario intervenire sulle norme che regolano i sistemi di pagamento digitale prevedendo la responsabilità dei gestori anche nel caso di disservizi come quelli riscontrati in questi giorni. “La tutela delle attività commerciali e la fiducia nei sistemi di pagamento elettronici devono essere priorità per evitare che eventi come questo abbiano ulteriori ripercussioni sul settore e sull’economia del Paese”, conclude Fipe.
“Milioni di cittadini e commercianti sono stati coinvolti nei disservizi con i pagamenti tramite Pos” afferma il Codacons. L’associazione dei consumatori sta valutando la possibilità di avviare azioni legali contro i responsabili del black out per conto di tutti i soggetti che abbiano subito danni materiali, legati al problema tecnico.
“Da due giorni gli utenti non riescono a effettuare transazioni elettroniche, prelievi, operazioni tramite Home Banking e App, e pagamenti con il Pos – denuncia il Codacons –. Un disservizio grave che sta causando enormi disagi in tutta Italia, e che coinvolgerebbe carte e bancomat di numerosi istituti tra cui banca Bper, Banco Bpm, ma anche Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo, Visa e Mastercard”. “L’impossibilità di eseguire pagamenti o effettuare prelievi ha generato danni enormi ai cittadini, che non riescono ad esempio a fare la spesa, eseguire rifornimenti di carburante, pagare prestazioni e servizi, con ripercussioni negative ingenti anche per il commercio e per i negozianti”.
“Abbiamo fatto enormi passi avanti per promuovere i pagamenti digitali, ma episodi come questo sono un campanello d’allarme” afferma Martina Donini, presidente nazionale Unione per la difesa dei consumatori (Udicon). “Le infrastrutture devono essere più sicure e affidabili. È fondamentale predisporre sistemi di backup per garantire la continuità del servizio, soprattutto in un contesto in cui le transazioni cashless continuano a crescere”. “Siamo al fianco dei consumatori che hanno subito disagi particolarmente gravi e raccoglieremo tutte le segnalazioni per supportare chi è stato maggiormente colpito. Chiediamo interventi immediati e misure concrete da parte dei soggetti coinvolti per prevenire il ripetersi di situazioni simili in futuro”, conclude Donini.