Aviaria, bimbo di 4 anni contagiato da virus H9N2 in India

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(Adnkronos) – L’India segnala un caso umano di influenza aviaria A H9N2. A riportarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che spiega di aver ricevuto l’alert il 22 maggio dal National Focal Point previsto dal Regolamento sanitario internazionale. Il paziente contagiato è un bambino di 4 anni residente nello Stato del Bengala occidentale in India, che si è ripreso ed è stato dimesso dall’ospedale, si legge nella nota. Questa è la seconda infezione umana da influenza aviaria A H9N2 notificata all’Oms dall’India, la prima è stata nel 2019.  

Il bambino, con una precedente diagnosi di malattia delle vie aeree iperreattive – ricostruisce l’Oms – si è presentato dal pediatra il 26 gennaio con febbre e dolore addominale. Il 29 gennaio ha sviluppato convulsioni ed è stato riportato dallo stesso dottore. Il primo febbraio è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica di un ospedale locale a causa della persistenza di grave difficoltà respiratoria, febbre alta e crampi addominali. Al piccolo è stata diagnosticata una bronchiolite post-infettiva causata da polmonite virale. Il 2 febbraio, il paziente è risultato positivo all’influenza B e all’adenovirus. Dimesso dall’ospedale il 28 febbraio, il 3 marzo viene nuovamente ricoverato per una ricaduta respiratoria in un altro ospedale in terapia intensiva pediatrica e intubato.  

Il 5 marzo, un tampone nasofaringeo è stato inviato al Virus Research and Diagnostic Laboratory di Calcutta ed è risultato positivo per influenza A (non sottotipizzata) e rhinovirus. Lo stesso campione è stato inviato al National Influenza Centre del National Institute of Virology di Pune, dove il 26 aprile il test Pcr ha rilevato un’influenza da virus A H9N2. L’1 maggio il bambino è stato dimesso dall’ospedale con supporto di ossigeno. Il paziente è risultato essere stato esposto a pollame in casa e nelle vicinanze. Fra i suoi contatti – famiglia, vicini, e operatori sanitari – nessuno ha segnalato sintomi respiratori. 

Secondo l’Oms “potrebbero verificarsi ulteriori casi umani sporadici, poiché questo virus è uno dei virus dell’influenza aviaria più diffusi che circolano nel pollame in diverse regioni”.