(Adnkronos) – All’indomani del sì con riserva di Putin alla proposta Usa di tregua in Ucraina, gli Stati Uniti hanno nuovamente introdotto sanzioni sul settore petrolifero, bancario e del gas russo. Lo riporta la Cbs citando quattro fonti ben informate, secondo le quali il Dipartimento del Tesoro americano ha fatto scadere, senza rinnovarle, le esenzioni che erano in vigore da 60 giorni e che erano state introdotte a gennaio dall’Amministrazione Biden. Con la scadenza della deroga, le banche russe potrebbero non avere più accesso ai sistemi di pagamento americani per condurre transazioni energetiche.
Tra gli istituti finanziari russi che erano stati esentati dalle sanzioni dalla precedente Amministrazione Usa figurano Vnesheconombank, Bank Financial Corporation Otkritie, Sovcombank, Sberbank, VTB Bank, Alfa-Bank, Rosbank, Bank Zenit, Bank Saint-Petersburg e la Banca Centrale della Russia. Le restrizioni rendono più difficile per altri Paesi acquistare petrolio russo e questo potrebbe far aumentare il prezzo fino a cinque dollari al barile in più.
Dopo il via libera con riserva al piano Usa, Vladimir Putin ha avuto intanto un colloquio telefonico con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che nei giorni scorsi ha ospitato round di colloqui separati tra americani e russi e americani e ucraini. Lo ha reso noto il Cremlino, secondo cui nella conversazione avuta nella tarda serata di ieri il presidente russo ha elogiato la mediazione saudita e ha ringraziato il principe, fra le altre cose, per “aver creato un’atmosfera favorevole per la tenuta dei colloqui tra russi ed americani il 18 febbraio scorso”.
“Sulla scia dei contatti internazionali ospitati dal regno, Mohammed bin Salman ha sottolineato l’importanza degli sforzi per risolvere la crisi ucraina e ha anche espresso la sua disponibilità a contribuire ulteriormente alle normalizzazione dei rapporti russo-americani”, ha fatto sapere il Cremlino.
L’Arabia Saudita dal canto suo sostiene “tutte le iniziative” per mettere fine alla guerra in Ucraina, ha assicurato il principe ereditario, secondo quanto reso noto in un comunicato del ministero degli Esteri di Riad. Mbs, questo l’acronimo con cui è noto il principe, ha riaffermato “l’impegno a facilitare il dialogo e a sostenere tutte le iniziative tese a raggiungere una soluzione politica” del conflitto russo-ucraino.
“Cauto ottimismo” sulla possibilità che si arrivi ad un cessate il fuoco tra Russia ed Ucraina è stato espresso intanto, parlando con Fox News, dal consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, dopo le dichiarazioni di ieri di Putin. “Naturalmente entrambe le parti avranno le loro richieste, e naturalmente entrambe le parti dovranno scendere a compromessi”, ha sottolineato Waltz, ricordando l’impegno degli Stati Uniti attraverso la “shuttle diplomacy”, la ‘diplomazia della navetta’ che sta conducendo l’inviato americano Mike Witkoff. “Lui è lì (a Mosca) e ci riferirà le cose per una valutazione”.
Arrivato ieri nella capitale russa, Witkoff, secondo quanto annunciato dal Cremlino, avrebbe dovuto incontrare ieri sera Putin, ma al momento non si sa se l’incontro sia avvenuto.
La contraerea russa ha intanto abbattuto quattro droni che miravano a Mosca. Lo ha dichiarato il sindaco della capitale russa, Sergey Sobyanin, su Telegram. “Le forze di difesa aerea del ministero della Difesa hanno respinto quattro attacchi di droni che hanno preso di mira Mosca. I primi soccorritori stanno lavorando sul sito in cui sono atterrati i detriti dei droni”, ha precisato il sindaco.
Il tetto di un edificio residenziale è stato danneggiato, scrive la Tass citando i servizi di emergenza. L’aeroporto internazionale di Vnukovo a Mosca e l’aeroporto Grabtsevo di Kaluga, a sud-ovest della capitale hanno ripreso le operazioni dopo una sospensione temporanea sugli arrivi e sulle partenze dei voli.