Israele-Hamas, oggi nuovo scambio di ostaggi e prigionieri

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(Adnkronos) – Nuovo scambio di ostaggi e prigionieri oggi tra Israele e Hamas. L’esercito israeliano si aspetta che Hamas rilasci sei ostaggi in due diverse località della Striscia di Gaza.  

Gli ostaggi israeliani Tal Shoham e Abera Mengistu sfilano sul palco a Rafah davanti ad Hamas prima della loro liberazione dalla prigionia. Un rappresentante della Croce rossa internazionale sta firmando i documenti per il loro rilascio. 

 

In cambio dei 6 ostaggi, vivi, Israele libererà 602 prigionieri palestinesi dalle sue carceri. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo. 

Questa è l’ultima tornata di rilasci previsti dalla fase iniziale di sei settimane dell’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio. Il passo finale della prima fase dell’accordo sarà la consegna di altri quattro corpi di ostaggi la prossima settimana. 

Sul palco preparato da Hamas a Rafah ci sono i soliti cartelli con messaggi tra cui “Noi siamo il diluvio”, così come armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate alle IDF il 7 ottobre 2023. Una delle armi è una pistola su cui il gruppo ha scritto ‘Ravshatz’, l’acronimo ebraico del capo della squadra di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo ucciso dai terroristi durante l’attacco del 7 ottobre. 

Tra gli ostaggi da liberare ci sono due uomini detenuti da Hamas da circa 10 anni. Prima del loro rapimento, avevano attraversato il confine con la Striscia di Gaza di propria iniziativa. Secondo fonti israeliane, entrambi gli uomini hanno problemi psicologici. 

Gli altri quattro uomini sono stati rapiti il 7 ottobre 2023 da Hamas e altri gruppi estremisti. Tre di loro sono stati rapiti durante il festival musicale Nova, vicino al confine con Gaza, e uno è stato sequestrato nel vicino kibbutz Be’eri mentre era in visita ai parenti. 

 

Il corpo della donna consegnato da Hamas è quello di Shiri Bibas, fatta prigioniera dai militanti palestinesi nell’ottobre 2023. La conferma arriva dalla famiglia, mentre mancano poche ore a un nuovo scambio di ostaggi e prigionieri con Israele.  

“Dopo il processo di identificazione presso l’Institute of Forensic Medicine, questa mattina abbiamo ricevuto la notizia che temevamo di più. La nostra Shiri è stata assassinata in prigionia e ora è tornata a casa dai suoi figli, dal marito, dalla sorella e da tutta la sua famiglia per riposare”, ha affermato la famiglia Bibas in una dichiarazione.  

“Nonostante i nostri timori per la loro sorte, continuavamo a sperare di poterli riabbracciare, e ora siamo distrutti e addolorati”, hanno dichiarato i familiari di Shiri Bibas su Instagram.  

 

Hamas, che ha consegnato il corpo alla Croce rossa nella tarda serata di venerdì, aveva consegnato i corpi dei figli della 32enne tedesco-israeliana, Ariel e Kfir – che avevano solo 4 anni e 9 mesi quando sono stati rapiti – e di un altro prigioniero deceduto, l’attivista per la pace 84enne Oded Lifshitz. Gli esperti forensi israeliani hanno poi stabilito che i resti in una quarta bara non appartenevano a Shiri Bibas, come sostenuto da Hamas. L’organizzazione terroristica aveva poi ammesso di aver commesso un possibile errore.  

Ariel e Kfir Bibas “sono stati brutalmente assassinati” da Hamas, le accuse lanciate da Israele. Hamas ha affermato che sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano nei primi mesi della guerra a Gaza, anche se non sono state fornite prove a sostegno di questa tesi. Il padre dei bambini, Yarden Bibas, 34 anni, è stato rilasciato vivo da Hamas il 1° febbraio. Tutti e quattro i membri della famiglia sono stati rapiti dal Kibbutz Nir Oz, nel sud di Israele, il 7 ottobre 2023.  

La famiglia Bibas è diventata il simbolo del calvario subito da Israele in quanto ostaggi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha innescato la guerra a Gaza.