Maltempo Emilia-Romagna, Ciciliano (Protezione civile): “Ora attenzione su zona delta Po”

0
26

(Adnkronos) – ”In questo momento la nostra attenzione si è spostata sulla zona del delta del Po, l’onda di piena si sta spostando. Tutta l’acqua che si è accumulata deve arrivare al mare. Per tutta la giornata di oggi c’è ancora l’allerta rossa”. Così all’Adnkronos il capo del Dipartimento di Protezione Civile Fabio Ciciliano sull’ondata di maltempo che ha colpito ancora una volta l’Emilia-Romagna. 

”Domenica sera abbiamo chiuso il comitato operativo che naturalmente siamo pronti a riaprire in qualsiasi momento e che ci dà la possibilità di mettere intorno al tavolo tutte le istituzioni che si occupano di Protezione Civile”, ha sottolineato, ma in ogni caso ”il dipartimento sta continuando a seguire e a sostenere il territorio con il volontariato di protezione civile e con il personale del Dipartimento che ha raggiunto le zone colpite”. ”Inoltre – ha aggiunto – due volte al giorno, facciamo dei punti di situazione con il territorio”. Proprio come questa mattina alle 9 con la riunione dell’unità di crisi. 

”La prima fase, quella del soccorso tecnico urgente e quindi dei salvataggi con i gommoni e i mezzi aerei, si è conclusa – ha spiegato Ciciliano – Ora siamo nella fase successiva della rimozione dell’acqua dalle cantine e dalle case con le stazioni di pompaggio ad alta e media capacità e con le macchine di movimento terra che stanno ripristinando la viabilità compromessa. Bisogna fare presto perché acqua e fango sono facilmente rimovibili mentre quando l’acqua va via il fango si indurisce ed è poi molto complicato eliminarlo”. 

Per superare questa ennesima emergenza in Emilia Romagna è stato sperimentato per la prima volta un nuovo modo di coordinare le operazioni di salvataggio. ”Le attività di intervento con i mezzi aerei sono state particolarmente complicate – ha detto Ciciliano – perché c’erano 5 elicotteri in uno spazio molto ristretto geograficamente. Per ottimizzare le risorse abbiamo deciso di inviare un operatore del Coau (Centro operativo aereo unificato) nell’ufficio di Protezione civile regionale per fare il coordinamento dei voli direttamente da lì, una cosa che generalmente facciamo dalla sede centrale del Dipartimento, e in questo modo le operazioni di salvataggio sono state più efficienti”. 

Il capo della Protezione civile ha poi voluto lanciare un appello ai volontari spontanei perché si coordinino con la protezione civile. ”In queste situazioni c’è sempre una differenza tra la domanda e l’offerta di soccorso. Ci fa molto piacere quando si attiva il volontariato spontaneo, che qualche sindaco in questa occasione ha peraltro invocato, ma la cosa fondamentale è che sia governato in modo che possa essere efficace ed efficiente – ha detto – E’ veramente molto importante che i volontari siano presi per mano e coordinati dal sistema di Protezione civile. E’ fondamentale quindi che quando si arriva sul posto si lasci il nome al Coc o al Comune o alla tenda dei volontari di Protezione civile. Solo in questo modo queste forze vengono messe a fattor comune”. 

L’Emilia-Romagna è stata duramente colpita dal maltempo per la terza volta in meno di un anno e mezzo. ”E’ indubbio che questi fenomeni si sono replicati a stretta distanza di tempo, è indubbio che si siano riproposti nella stessa identica zona, è indubbio che a distanza di così breve tempo il terreno non riesce a reagire come dovrebbe, però è altrettanto indubbio che per prevenire gli effetti di questi eventi è necessario avere una costante e attenta gestione ordinaria del territorio”, ha sottolineato Ciciliano. 

”Non dobbiamo pensare però che è una situazione che riguarda solo l’Emilia Romagna – ha precisato – Il 95% dell’Italia è vulnerabile dal punto di vista idrogeologico ed è per questo che il ‘governo ordinario’ del territorio è strategico. L’alveo di un fiume va gestito sempre e non in modo intermittente: è chiaro che se viene colpito più volte in breve tempo da eventi di così grande impatto e violenza alla fine patisce. Questa volta è toccato all’Emilia Romagna ma è chiaro che se fosse capitato in un’altra zona non sarebbe stato molto diverso”. (di Giorgia Sodaro)