Schlein: “Da Meloni non una parola su Toti, silenzio degli indecenti”

0
78

(Adnkronos) – “Ho seguito con grande attenzione l’intervista di Giorgia Meloni al Festival di Trento e sono rimasta stupita che non cogliesse l’occasione per dire una parole sulla situazione della Liguria e l’arresto di Giovanni Toti: è il silenzio degli indecenti”. Così Elly Schlein a margine del Festival dell’Economia a Trento.  

“Ormai Meloni subisce il diktat di Salvini che chiede a Toti di resistere ma chi rischia di non resistere è la regione Liguria che merita di restare bloccata e di non poter voltare pagina perché appesa a un’indagine da cui emerge un quadro molto grave”, sottolinea.  

“Sulle responsabilità penali lavorerà la magistratura ma c’è una questione di opportunità politica per cui non si capisce cosa aspetti Toti a dare le dimissioni e permettere alla Liguria di voltare pagina e andare avanti”, dice la segretaria del Pd.  

Tanti i temi affrontati al Festival dell’Economia, e non manca la replica alla premier Meloni secondo cui “con il Pd al governo salari diminuiti”. “Cosa rispondo a Meloni? Che se la sinistra avesse fatto tutto bene in questi anni, una come me non avrebbe mai vinto le primarie del Pd – afferma la leader dem – Sono io che chiedo a Meloni: per quanto tempo, dopo 19 mesi al governo, continuerà a scaricare sui governi precedenti anziché assumersi le responsabilità”. 

“Qui – scandisce – c’è da utilizzare meglio le risorse che ci sono. Noi in manovra chiedevamo 4 miliardi in più per sanità e invece Meloni ha tagliato, da quando siede a palazzo Chigi la spesa sanitaria sta scendendo”. “E’ non è sciatteria – aggiunge – è un disegno e si vede nelle regioni in cui governano dove chi ha i soldi si cura e gli altri si arrangiano. Io ho presentato un ddl per aumentare fondi e sbloccare assunzioni. Si può fare”. 

La leader dem incalza anche Superbonus, redditometro e ‘salva casa’. Quanto al primo “è innegabile – osserva – che la misura nel momento in cui è stata presa ha cercato di dare una spinta all’economia. Il rimbalzo c’è stato. La cosa che trovo molto ipocrita da parte di Meloni e il governo è che quando sono state votate le proroghe al Superbonus, loro le hanno votate. Loro nel gennaio 2023 hanno bloccato la cessione dei crediti e non hanno fatto nulla in questo anno se non dare la proroga alle villette su cui tanto si sono scagliati. Hanno sempre due facce”.  

“Sul redditometro abbiamo visto un governo confuso – afferma la segretaria del Pd – prima lo hanno messo, poi hanno fatto marcia indietro. Ha dimostrato grande incoerenza anche Giorgia Meloni. Ma soprattutto mi preoccupa un governo che in 19 mesi ha fatto 19 condoni, strizzando l’occhio ai furbi, in barba agli imprenditori onesti, a pensionati e dipendenti, e ai tanti lavoratori autonomi che con sacrificio pagano le tasse”.  

“Oggi al governo si svegliano sulla casa, ma invece di mettere il futuro nelle mani delle ragazze e dei ragazzi, fanno l’ennesimo condono: siamo al numero 19”, ribadisce Schlein ricordando la protesta degli studenti contro il caro affitti, sostenuta dal Pd, e il taglio del fondo affitti da parte del governo. E se fosse ancora una studentessa, dice a chi le chiede a quale protesta si unirebbe, parteciperebbe proprio a quella delle ‘tende’ contro il caro affitti. “Dormirei una notte in tenda? Certo, non sarebbe la prima…”.